“…il legno non è un materiale qualsiasi, è il materiale che si contraddistingue per la sua duttilità di lavorazione. Radicato nella cultura degli uomini e nelle loro tradizioni, è punto di partenza per nuove idee nel campo della ricerca, dello sviluppo e delle realizzazioni artigianali e industriali, grazie alla sua capacità, spesso dimenticata, di rigenerarsi naturalmente”…

Il portfolio si compone di dieci immagini in ciascuna delle quali ho voluto abbinare la ripresa ravvicinata di un utensile che serve alla lavorazione del legno con il legno vero e proprio, sia esso l’albero e/o il paesaggio che lo ospita, la sua corteccia oppure un semilavorato.
Il formato riquadrato vuole focalizzare immediatamente l’attenzione sul soggetto dell’immagine senza altre distrazioni, la disposizione obliqua dei vari elementi è una ricerca che vuole conferire maggior forza al messaggio, omogeneità stilistica ed eleganza formale che stimolino la curiosità del fruitore e quindi, possibilmente, suscitino una lettura più approfondita.

Le immagini sono state montate direttamente su fogli di compensato (30x40cm) in una presentazione innovativa coerente al soggetto fotografato, con la volontà di affiancare alla vista un ulteriore elemento sensoriale: il profumo della materia/soggetto, che meglio “accoglie e ambienta” il lettore.

Ho voluto poi conferire al lavoro un’altra più profonda traccia di lettura, il cui (impegnativo) titolo potrebbe essere: “Storia di Salvezza”, parallela alla storia del legno (secondo l’introduzione sopra esposta), che assume altro significato. I vari capitoli di questa storia (le singole immagini) avrebbero i seguenti sottotitoli:

Giudizio, Destino, Condanna, Passione1, Passione2, Spoliazione, Flagellazione, Morte, Attesa, Pasqua.

La prima e l’ultima immagine sono formalmente – volutamente diverse dalle altre (per diagonale), a costituire introduzione/conclusione (e ripartenza) della storia.

Riprese e post produzione: 2008.